da VanityFair

di Chiara Pizzimenti

Secondo i dati del Ministero della Salute l'incidenza del Covid nel periodo 7-13 dicembre è pari a 94 casi per 100mila abitanti, un dato in calo rispetto alla settimana precedente. In crescita invece i ricoveri: al 13 dicembre l'occupazione dei posti letto in area medica era pari al 11,9% e quella in terapia intensiva, pari a 2,7%, in totale 240 ricoverati. Il tasso cresce con il crescere dell'età. Le varianti in circolazione sembrano essere meno aggressive, ma più contagiose.

Per Fabrizio Pregliasco, virologo e direttore Sanitario dell’IRCCS Ospedale Galeazzi – Sant’Ambrogio, sono sottostimati. Lo ha spiegato a Fanpage.it: «I dati attuali sono mostruosamente sottostimati e questo dipende da una significativa quota di asintomatici non misurati e di positivi che non si notificano perché fanno il test a casa loro».

Regole

L'ultima circolare del Ministero raccomanda di fare tamponi ai pazienti sintomatici in entrata negli ospedali e nelle Rsa. «Si ritiene indispensabile che attivino e potenzino percorsi sempre più ampi di sorveglianza epidemiologica con la ricerca di tutti i microrganismi».

Resta in vigore l’obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie per «lavoratori, utenti e visitatori delle strutture sanitarie all’interno di reparti che ospitano pazienti fragili, anziani o immunodepressi, specialmente ad alta intensità di cura, identificati dalle direzioni sanitarie delle strutture».

Privati

Non ci sono regole come quelle messe in atto nel pieno della pandemia, alcune valide fino alla scorsa estate. Se si sospetta di avere il Covid conviene sempre fare un tampone per avere la conferma. Non c'è obbligo di isolamento in caso di positività, ma il consiglio è di rimanere a casa fino a quando non finiscono i sintomi (in generale raffreddore, mal di gola, qualche linea di febbre), come si fa per l'influenza.

Sono utili le precauzioni per prevenire la trasmissione delle infezioni respiratorie: indossare la mascherina, meglio FFP2 se, da positivi, si entra in contatto con altre persone; lavare spesso le mani; evitare il contatto con le persone fragili, gli anziani e gli immunodepressi. Non serve andare al pronto soccorso, ma è utile contattare il medico di famiglia. Non ci sono obblighi di isolamento o mascherina se si entra in contatto con una persona positiva.

A guardare in strada, in particolare sui mezzi pubblici e in luoghi chiusi, sono sempre di più le persone che indossano mascherine, una forma di precauzione diventata abituale per molti e considerata non invasiva.

Vaccinazioni

Va a rilento la campagna vaccinale, nonostante la vaccinazione sia gratuita per tutti. Sono 1.459.547 i vaccini anti-Covid aggiornati (proteggono dalle varianti ora in circolazione) somministrati in Italia dall'inizio della campagna autunno-inverno al 14 dicembre. Lombardia, Emilia Romagna e Toscana sono le regioni in cui sono state somministrate la maggior parte delle dosi, quasi il 58% del totale. La vaccinazione va fatta a distanza di almeno 4 mesi dall’ultima dose ricevuta o dall’infezione. Si può fare insieme all'anti-influenzale e quello invernale è il periodo migliore per farlo. Ai bambini di età superiore a 6 mesi affetti da patologie croniche e con situazione di non completa immunità il Ministero consiglia la vaccinazione, ma la scelta spetta al pediatra.