Il 22 giugno è entrato in vigore il decreto legislativo n. 75 del 25/05/2017, recante modifiche e integrazioni al decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche.

 Numerosi i temi trattati e le novità introdotte dal provvedimento, che spazia fra gli altri dal sistema di reclutamento del personale alla responsabilità disciplinare, dalle modalità di svolgimento dei concorsi alla disciplina del lavoro flessibile, dall’integrazione nel lavoro delle persone con disabilità alle competenze in tema di accertamento medico legale in caso di assenze per malattia, fino alla razionalizzazione dei sistemi di valutazione dei dipendenti.

Vediamo più da vicino i punti principali della riforma:

  • è introdotto il nuovo strumento del “Piano triennale dei fabbisogni”, nell’ottica del superamento progressivo della “dotazione organica” come limite alle assunzioni, salvi i limiti di spesa;
  • sono previste nuove norme in tema di responsabilità disciplinare dei pubblici dipendenti, per rendere celere, effettiva e certa l’azione disciplinare;
  • sono introdotte disposizioni per favorire un utilizzo ottimale delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione anche nei rapporti con i destinatari dell’azione amministrativa;
  • nelle procedure concorsuali pubbliche sono previsti meccanismi di valutazione diretti a valorizzare l’esperienza professionale acquisita da chi ha prestato lavoro flessibile con la Pa, eccetto i diretti collaboratori di organi politici;
  • disciplina del concorsi: sarà possibile svolgerli in forma centralizzata o aggregata; sarà previsto l’accertamento della conoscenza della lingua inglese e di altre lingue quale requisito di partecipazione o titolo di merito valutabile dalle commissioni giudicatrici; è prevista la valorizzazione del titolo di dottore di ricerca;
  • lavoro flessibile: è introdotta una nuova disciplina, anche per prevenire il precariato e dare al contempo una soluzione transitoria per superare il pregresso, che prevede, tra le altre misure, il divieto a regime per la Pa di stipulare contratti di collaborazione;
  • è istituita una Consulta nazionale per favorire l’integrazione nell’ambiente di lavoro delle persone con disabilità;
  • sono definite le materie escluse dalla contrattazione integrativa, anche al fine di assicurare la semplificazione amministrativa, la valorizzazione del merito e la parità di trattamento tra categorie omogenee, nonché di accelerare le procedure negoziali;
  • sono riorganizzate le funzioni di accertamento medico legale in caso di assenze per malattia, la cui competenza è attribuita all’Inps.

Decreto legislativo 25 maggio 2017 n.75