La neo Ministra, dopo il giuramento, ha subito dichiarato i suoi 10 impegni che cercherà di attuare in tempi brevi.

da Repubblica.it

I dieci punti affrontano le urgenze, a cominciare dai bandi per i concorsi. I sindacati temono tempi troppo stretti in vista dell'avvio scolastico a settembre. "Abbiamo interesse che ci sia continuità di impegno, ci auguriamo possa avvenire quanto prima quello che avevamo programmato in sede di conciliazione a partire dal confronto sui bandi e nello specifico, vista l'urgenza, sul bando del concorso straordinario" dice Lena Gissi della Cisl Scuola. Per i sindacati manca un riferimento al concorso per i facenti funzione nelle segreterie. Osserva Francesco Sinopoli, segretario della Flc-Cgil: "Sono impegni condivisibili. Aspettiamo già nelle prossime ore fatti concreti a partire dalla prima convocazione".

I concorsi. Gli insegnanti precari attendono i concorsi già annunciati dai due ministri precedenti in particolare quello straordinario che avrebbe dovuto uscire a fine 2019 per stabilizzare 24mila precari con più di tre anni di servizio nella scuola secondaria. "Lavoreremo subito ai bandi per la scuola dell’infanzia e primaria, per la secondaria (ordinario e straordinario), per i docenti di religione - spiega Azzolina - Dobbiamo scriverne quattro. Ho già messo al lavoro la mia squadra, in raccordo con le strutture del Ministero". Fonti ben informate dicono che la neomistra sia intenzionata a rivedere i bandi di concorso, soprattutto quello straordinario, in forma restrittiva o quanto meno, secondo uan linea che era già di Fioramonti, puntando molto su prove selettive. I tempi sono strettissimi. Considerando anche il concorso ordinario per la secondaria il rischio è che i quasi 50mila posti di ruolo arrivino in ritardo rispetto all'avvio delle lezioni a settembre.

La mobilità degli insegnanti. L'ex ministro Fioramonti lo aveva annunciato ed è nel decreto-scuola approvato a ottobre scorso: la mobilità volontaria su cattedre vacanti (che sono al Nord) anche per docenti da fuori regione, ovvero del Sud.  Azzolina lo ribadisce:  "Scriveremo rapidamente i provvedimenti attuativi del decreto scuola. Primi fra tutti il nuovo regolamento per velocizzare la chiamata dei supplenti e quello per la 'call' che consentirà a chi vuole subito il ruolo e il contratto a tempo indeterminato di poter andare a insegnare volontariamente anche in un'altra regione diversa dalla propria". Tutto dipenderà da come sarà attuato. L'intenzione è quella di dare una risposta alla supplentite (il record è stato raggiunto nel 2019 con 170 docenti precari) e al prolema, all'opposto, di cattedre che rimangono vacanti perché sono esaurite le graduatori, sia Gae che quelle dei vincitori di concorso) .

Il contratto insegnanti. "Avvieremo quanto prima il tavolo per il rinnovo: è urgente". Nella Legge di Bilancio ci sono i fondi per aumentare lo stipendio medio degli insegnanti di 40 euro nel 2020 e 70 euro nel 2021. Per arrivare a 100 euro serviranno altri 600 milioni e, per questo, la trattativa sindacale si chiuderà a fine 2021, con la prossima Legge di bilancio.

Emergenza sostegno. Un insegnante di sostegno su due è precario. E mancano gli insegnanti specializzati. Sugli alunni disabili si gioca la partita più grossa, perchè riguarda i più fragili. "Deve partire velocemente il nuovo ciclo di formazione degli insegnanti specializzati - dice Lucia Azzolina - E dobbiamo attuare il decreto legislativo 66/17 sull'inclusione, che mette in campo strumenti nuovi e importantissimi per rispondere alle necessità dei ragazzi con disabilità, che però sono ancora scritti solo sulla carta. Anche qui chiederò rapidità a chi dovrà lavorarci".

Maturità. Annuncio per gli studenti: entro fine mese, come di consueto, usciranno le materie della seconda prova. "Rispetteremo la scadenza. E poi lavoreremo all'ordinanza sugli esami, un 'manuale' d'uso che va semplificato: oggi è un documento voluminoso e non sempre chiarissimo per le commissioni. Cominciamo da qui a costruire strumenti più agili. Forniremo anche una risposta ai dubbi che stanno emergendo sugli ultimi cambiamenti annunciati. Penso alla scomparsa delle ormai famose buste all'orale. Voglio che i ragazzi abbiano tutte le informazioni di cui hanno bisogno". Tra le novità rispetto allo scorso anno c'è la reintroduzione del tema specifico di storia e l'eliminazione delle tre buste da cui partire per il colloquio orale.

Educazione civica. E' diventata materia obbligatoria da quest'anno, ma senza docenti e ore aggiuntive. Ma con l'aggiunta dell'educazione ambientale. "Alle scuole serve chiarezza - riconosce la neo ministra -  Produrremo le necessarie linee guida".

Edilizia scolastica. I fondi ci sono, spiega Azzolina, "vanno spesi presto e bene".

Didattica innovativa e lotta alla burocrazia. "Attiverò nei prossimi giorni un tavolo sull'innovazione didattica con dentro docenti e dirigenti esperti: partiremo dalle belle esperienze che già esistono nelle scuole e le porteremo a sistema", la promessa. Mentre su un altro nodo che soffoca la scuola, la burocrazia, la priorità indicata è quella della semplificaizone degli atti e delle procedure. "Ho dato disposizione di avviare subito i processi di sburocratizzazione per semplificare quelle pratiche che rendono difficile la vita quotidiana di dirigenti e segreterie scolastiche".

Formazione docenti. "Tutto il personale dovrà essere valorizzato. Prioritario sarà il tema della formazione. Dei dirigenti, dei docenti, ma anche del personale ata (amministrativo, tecnico e ausiliario) sempre troppo poco considerato". Il punto critico sono le risorse con cui farlo.