L’obiettivo che si prefigge il documento “Indicazioni nazionali e nuovi scenari”, presentato al MIUR  è quello di "garantire a tutte le studentesse e a tutti gli studenti le competenze chiave per affrontare i cambiamenti e le sfide del loro presente, per proiettarsi al meglio nel futuro, per diventare cittadine e cittadini attivi e consapevoli, capaci di condividere valori comuni e di confrontarsi positivamente con l’altro".

 Il documento propone alle scuole una rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012  attraverso la lente delle competenze di cittadinanza, di cui si propone il rilancio e il rafforzamento.

Il documento non è una integrazione né una riscrittura delle Indicazioni nazionali, non vuole ‘aggiungere’ nuovi insegnamenti ma intende ricalibrare quelli esistenti sulla base del tema della cittadinanza che viene affrontato come il “vero sfondo integratore e punto di riferimento di tutte le discipline che concorrono a definire il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione in una prospettiva verticale. Cittadinanza che riguarda tutte le grandi aree del sapere, sia per il contributo che possono offrire i singoli ambiti disciplinari, sia, e ancora di più, per le molteplici connessioni che le discipline hanno tra di loro”. Con riferimento, in particolare all’educazione al rispetto e alla cittadinanza consapevole, ad una più sicura padronanza delle competenze di base (comprese le competenze linguistiche e quelle digitali), all’incontro con saperi e discipline che rispondono all’esigenza di uno sviluppo orientato alla sostenibilità in tutte le sue dimensioni, con l’acquisizione dei contenuti dell’Agenda 2030.

Questi temi sono già presenti nel testo programmatico del 2012, che mantiene intatto il suo valore culturale, pedagogico e giuridico, ma richiedono ulteriori attenzioni e approfondimenti che vengono affidati alla ricerca e all’elaborazione curricolare delle scuole e degli insegnanti. Si tratta di dare, si legge nel testo, una più concreta risposta all’istanza, già presente nelle Indicazioni nazionali, di una “decisiva nuova alleanza fra scienze, storia, discipline umanistiche, arti e tecnologia, in grado di delineare la prospettiva di un nuovo umanesimo.

Il documento sarà  consegnato alle scuole, sarà messo alla ‘prova sul campo’, sarà oggetto di consultazione e confronto con le istituzioni scolastiche e la comunità scientifica nazionale per un eventuale intervento di regolazione sulle Indicazioni nazionali.

Indicazioni nazionali e nuovi scenari