Il Consiglio superiore della Pubblica Istruzione ha espresso il suo parere riguardo il provvedimento con cui il Miur propone di estendere da 100 a 192 il numero delle classi (e quindi delle istituzioni scolastiche superiori) destinatarie del piano di innovazione ordinamentale che prevede la possibilità di sperimentare la riduzione da 5 a 4 anni del percorso di istruzione secondaria di secondo grado (di cui al DM n. 567/2017).

 

Va ricordato che già il citato decreto che prevedeva la possibilità di avviare per le prime 100 scuole questo tipo di sperimentazione era stato oggetto nel maggio 2017 di valutazione da parte del CSPI, il quale nel proprio parere aveva ampiamento argomentato circa i limiti e le criticità dell’innovazione proposta.

Il CSPI, infatti, aveva fatto rilevare come una sperimentazione ordinamentale che fosse scientificamente fondata e verificabile, necessitasse di una regia nazionale, di un’unica proposta metodologica didattica supportata da validi criteri di selezione del campione rappresentativo e di strumenti di verifica e valutazione condivisi.

Il CSPI pertanto aveva condizionato il suo parere all’accoglimento di una serie di modifiche che però non sono state inserite nel testo del decreto successivamente emanato dal MIUR L’Amministrazione ha infatti mantenuto le modalità di selezione presenti nella bozza di decreto e ha individuato le 100 scuole ammesse a partecipare alla sperimentazione dei percorsi “quadriennali”.

Ora il Miur, con il nuovo provvedimento sottoposto a parere, chiede di estendere la partecipazione a tutte le istituzioni scolastiche che hanno presentato richiesta, anche a quelle con proposte progettuali inizialmente ritenute meno idonee a realizzare la sperimentazione, senza accompagnare questa richiesta con una illustrazione della distribuzione geografica del campione, né dei diversi indirizzi in esso coinvolti, né infine dalle ragioni per cui tale campione risulterebbe rappresentativo della realtà delle scuole italiane.

In questo modo verrebbero confermate tutte le perplessità e le criticità già espresse dal CSPI nel suo precedente parere.

Il confronto in seno al CSPI circa la decisione finale da assumere è stato molto intenso ed impegnativo specie con i rappresentanti dell’Amministrazione. Alla fine, sulla base di una specifica proposta presentata dalla delegazione della FLC CGIL, è prevalso l’orientamento di esprimere un parere negativo sulla richiesta di estendere la sperimentazione a 192 classi prime delle istituzioni scolastiche (liceali e tecnici) del Sistema Nazionale di Istruzione.

La decisione è stata assunta a maggioranza con il voto decisivo dei rappresentanti FLC CGIL.