Il Ministero dell'Istruzione ha presentato alle Organizzazioni Sindacali l’Ordinanza relativa al riparto del fondo per le dotazioni organiche aggiuntive per l’anno scolastico 2020/2021 previsto nel decreto Rilancio per far fronte alle esigenze legate all'emergenza sanitaria. Si tratta di docenti e ATA in più che consentiranno di garantire la ripresa in presenza e in sicurezza.

Le risorse del fondo che consente di incrementare gli organici saranno assegnate agli Uffici Scolastici Regionali che potranno attivare, per l'anno scolastico 2020/2021 ulteriori incarichi temporanei di insegnanti e ATA. Priorità sarà data alla scuola dell’infanzia e al primo ciclo, con particolare riferimento alla scuola primaria.

Le risorse economiche, pari a circa un miliardo di euro, saranno ripartite tra gli Uffici Scolastici Regionali con decreto del Ministro dell’Istruzione, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, sulla base di due criteri: il numero degli alunni presenti sul territorio e le richieste avanzate dagli Uffici scolastici regionali che stanno vagliando le esigenze delle scuole. 

Questa misura va anche nella direzione di derogare al numero minimo e massimo di alunni per classe per evitare la formazione di classi sovraffollate.

Secondo la bozza di OM la ripartizione tra gli USR seguirà i seguenti criteri:

  • una quota pari al 50% in relazione al numero degli alunni
  • la rimanente quota del 50% proporzionalmente sulla base delle necessità rilevate dagli USR stessi.

Non è possibile, a detta del ministero, tradurre questa implementazione economica in quantificazione di posti perché saranno le “particolari esigenze” a definirne il fabbisogno, fermo restando il vincolo di destinazione.

L’Ordinanza Ministeriale conferma anche la disposizione di legge circa la risoluzione dei contratti già stipulati su questi posti per “giusta causa”, in caso di sospensione delle attività didattiche in presenza.