da Tecnicadellascuola.it

Il giudice del lavoro del tribunale di Frosinone, in una recente sentenza del 12 ottobre 2021, ritiene antisindacale il comportamento del dirigente scolastico che non consegna ai sindacati la documentazione della distribuzione del FIS in forma individuale con tabella nominativa di ogni singolo docente e personale Ata.

Tale sentenza, emessa dal Tribunale di Frosinone, sezione del Lavoro, nella persona della dott.ssa Laura Laureti, nasce da un ricorso ex art. 28 legge 300/70 fatto dalla FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA, SNALS e GILDA INSEGNANTI della provincia di Frosinone, nel quale veniva contestato ad un dirigente scolastico di un Istituto Comprensivo un comportamento antisindacale per non avere fornito, in fase di informazione successiva, la documentazione della distribuzione del Fondo d’Istituto in forma individuale con i nomi dei percettori delle quote di FIS.

Il giudice in via cautelare aveva richiesto alla dirigente scolastica di fornire ai sindacati l’elenco con i nominativi del personale che aveva svolto prestazioni aggiuntive e le cifre destinate dal fondo di Istituto ad ogni singolo lavoratore. La dirigente si era limitata a presentare ai sindacati le informazioni relative ai compensi aggiuntivi per dati aggregati.

La dirigente non ha comunicato le somme erogate singolarmente ad ogni docente per difetto di una formale richiesta di accesso agli atti e di valide e specifiche motivazioni, nonché per il dovere della D.S. di contemperare le esigenze di trasparenza di cui alla Legge 241/1990 con la tutela della privacy di tutti i docenti.

(...)

 Nella sentenza del giudice del Tribunale di Forsinone, si definisce legittima la richiesta delle OO.SS. di conoscere i dati relativi all’utilizzo delle risorse del Fondo di istituto in forma individuale, e non aggregata. Non solo il giudice definisce legittima la richiesta di conoscere i nominativi del personale che percepisce il fondo di istituto, ma la considera giustificata, costituendo un necessario presupposto per l’espletamento dei compiti demandati al sindacato. Il giudice del lavoro del Tribunale di Frosinone rigetta il ricorso in opposizione del Miur che rivendicava ragioni di privacy per giustificare la mancata consegna ai sindacati dei dati individuali e ordina al dirigente scolastico di consegnare ai sindacati tutti gli elementi possibili per sapere a chi sono stati pagati i compensi accessori.