In attesa della circolare sul periodo di prova e formazione dri docenti neo assunti, la FLC ha avanzato le seguenti  richieste di chiarimento al MIUR:

 

  • la necessità di chiarire bene la platea di docenti interessati dal percorso formativo: quest’anno ci sono molti docenti chiamati dai concorsi che erano già di ruolo e avevano svolto la formazione con esito positivo, oltre ad altre situazioni particolari rispetto alle quali occorrono indicazioni univoche per gli Uffici Scolastici Regionali per evitare difformità di trattamento. Ad esempio i diplomati magistrali assunti dal concorso straordinario che hanno fatto e superato l’anno di prova, i docenti immessi in ruolo dal concorso 2018 della scuola secondaria (DDG 85/2018) rispetto ai quali le previsioni del DLgs 59/2017 sono state modificate dalla Legge di Bilancio 2019, i docenti precedentemente in ruolo e che adesso hanno avuto una nuova nomina per diverso o medesimo ordine di scuola.
  • la necesistà dispecificare che chi ha superato l’anno di prova nel medesimo ordine di scuola non lo deve ripetere e che i docenti assunti dal concorso 2018 della secondaria (DDG 85/2018), visto che è stato aboilito il FIT, seguiranno il medesimo percorso formativo di tutti gli altri neo-assunti.
  • si è chiesto che l’amministrazione convochi i sindacati al più presto per la contrattazione dei criteri per la ripartizione delle risorse relative alla formazione come previsto dal CCNL 2016/18, per avviare l’assegnazione alle scuole e consentire loro di progettare le attività formative dell’anno scolastico iniziato.
  • Inoltre, alla luce della definizione dei posti per le visite nelle scuole innovative si è sollecitato una revisione dei criteri per la distribuzione delle quote alle regioni, rapportando il numero di posti da assegnare al contingente per le nomine in ruolo, in maniera da garantire una proporzionalità tra il numero dei docenti assunti e i posti disponibili.
  • Rispetto all’assegnazione dei tutor si è chiesto un maggior coinvolgimento del collegio dei docenti e un riconoscimento significativo, in termini economici, dell’impegno profuso nella accoglienza dei neo-assunti.